autore Massimo Seruis
Riflessioni a seguito del primo semestre nella UP
Sento la necessità dopo questo primo semestre come disse il Prof. Spaltro “di riscaldamento” di costruire insieme a tutti gli altri componenti della UP qualcosa di più pratico, tangibile...
Mi piacerebbe che questa università diventasse un vero laboratorio nel quale potessimo tutti insieme sperimentare in un ambiente protetto per affinare le nostre modalità di relazione con le altre persone con cui quotidianamente ci troviamo a condividere i vari momenti della giornata (quasi quasi la vorrei chiamare Laboratorio del Benessere J!!!!)
Per esempio l’esperienza del T- group dello scorso anno è stata sicuramente importante ma sento la necessità di capire meglio cosa è accaduto in quelle ore.
Per esempio sento il bisogno di alcuni chiarimenti sulle dinamiche intra e inter-gruppi.
Ti esplicito a titolo di esempio alcune domande che mi sono posto durante e dopo il training group e che mi piacerebbe approfondire magari con l’ausilio di tutti gli altri.
Cosa è successo per esempio quando un componente del gruppo é uscito momentaneamente dal gruppo e poi è tornato? Che cosa si verifica tra i componenti del gruppo?? Che ruolo ha l’autorità all’interno del gruppo?Lo staff tace…ma comunica???Perché il gruppo cerca in maniera estenuante una coesione nelle idee, nel modo di pensare, di scherzare…Perché ci si sente bene nel gruppo che si è formato e dopo qualche ora questo benessere inizia pian piano a scemare…???Perché sento che il “nostro” gruppo è”migliore” dell’altro???
A questo punto spero vivamente che questo secondo laboratorio di ricerca ci permetta di iniziare ad assaporare meglio questo percorso verso il Ben-Essere…
Questo week-end è stato entusiasmante, l’incontro con i coniugi Guerra mi ha dato una carica che difficilmente riesco ad esprimere a parole e che mi ha convinto a scrivere questa mail nella speranza che anche te e gli altri amici della UP condividiate parte di queste mie esigenze.
Un abbraccio!
3 commenti:
Massimo, ti do il mio punto di vista personale.
Premetto che io NON sono trainer in T-Group, ma Psicologo clinico. Quindi la mia "risposta" é probabilmente "diversa" da quella che ti darebbe un "tecnico" della materia.
Molte delle tue domande hanno risposte che risiedono essenzialmente nell'esperienza stessa. Tu eri lì. Hai sperimentato pensieri, emozioni, stati d'animo. Hai attribuito, più o meno consciamente, significati agli avvenimenti. Hai formulato ipotesi sulle stesse domande alle quali chiedi ora "risposte".
Quali sono le TUE "risposte"?
In altre parole, qual é la tua personale "codifica" degli avvenimenti?
Ma c'é una domanda a cui una risposta mi sento di darla.
Chiedi: "Lo staff tace... ma comunica???".
Il Primo Assunto della Comunicazione (cfr. Watzlawick et al., "Pragmatica della Comunicazione Umana"...) dice: "Non si può non comunicare: ogni comportamento è comunicazione". E la mia esperienza mi dimostra quotidianamente quanto questo sia vero... :-)
Quindi, sì, lo staff tace, ma comunica... anche attraverso il silenzio stesso.
Chiedi il "perché" di una serie di cose.
Cosa cambierebbe, se invece di chiedere ad altri il "perché", semplicemente prendessi atto dei fenomeni che hai osservato/sperimentato? E poi traessi le tue ipotesi dall'osservazione dei fenomeni stessi, della loro dinamica, della loro ridondanza?
E poi magari verificassi queste ipotesi e le confrontassi con le ipotesi di altri... alla pari?
Ciao,
Davide
bellissime sensazioni
Ciao a tutti,
anch'io come voi sono affascinata dlla UP e da tutto quello che potrà divenire: Ho seguito questo progetto dal'inizio e sono contenta di farne parte e di poter dare il mio contributo. E' bello sentire il vostro entusiasmo che trasmettete scrivendo; l'attenzione che dimostrate durante gli incontri e la curiosità verso quella "cosa strana"chiamata t-group. Spero quindi di continuare questo percorso insieme, un laboratorio di ben-essere, per poterlo far crescere e arricchire sempre più, insieme.
Buona Pasqua a tutti,
Sabrina
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